Carate Urio: perla del Lago di Como.
Racchiusa e custodita all’interno della dolce, suggestiva ed accogliente provincia comasca, Carate Urio è una ridente cittadina che al proprio interno ospita poco più di mille abitanti. Comunità di relativamente recente creazione ed istituzione, Carate Urio nasce nel 1927 grazie alla fusione di due distinte comunità: quella di Carate Lario e quella di Urio, entrambe tuttavia rivestite da una aureola storica ed architettonica le cui origini risalgono ad epoche molto antiche temporalmente. Il primo si trova maggiormente a valle, con uno una estensione sviluppatasi in prossimità del Lago, mentre il secondo costituisce un ripido ed affascinante pendio che affaccia direttamente sul corso d’acqua. Particolare architettonico tipico di Carate è la presenza di caratteristici vicoli a scalinata, affiancati su entrambi i lati dalle porte di ingresso della antiche abitazioni.
Situato geograficamente ad una distanza di circa dieci chilometri da Como, il centro di Carate Urio è adagiato in prossimità della sponda occidentale del Lario, particolare che ne rende la posizione attrattiva per le migliaia di turisti che annualmente affollano e visitano questa meravigliosa frazione di incontaminato paradiso.
Come in precedenza accennato, pur essendo un comune formatosi all’inizio del secolo scorso, le origini di Carate Urio sono da ricercare molto indietro nel tempo. A testimonianza di ciò vi è la presenza di sepolture galliche e di epigrafi di età romana. Persino la denominazione di Carate, secondo alcuni studi condotti a proposito, presenterebbe origini molto antiche. Etimologi attendibili legano infatti tale nome al significato celtico di “luogo della pietra”, con antiche cave di ardesia che tuttora fanno capolino sparse qua e là a macchia di leopardo. Un’altra corrente di pensiero associa Carate ad un termine di origine latina che starebbe a significare “terra baciata dai raggi del sole”. Entrambe le definizioni sono in grado di rendere giustizia ad un territorio pregno di un bello che non è soltanto quello donato allo sguardo, ma anche e soprattutto quello conferito ai restanti sensi. Facendo ora un salto in avanti temporale, passiamo al Medioevo, che vide l’odierna Carate Urio diventare palcoscenico della sanguinosa battaglia tra Como e Milano, con la prima che uscendone sconfitta, visse morte e distruzione dalle quali tuttavia la popolazione seppe uscire gradualmente, con un orgoglio che tuttora ne caratterizza i connotati caratteriali.
Cosa vedere?
– Chiesa di Santa Marta. Primo sito da visitare, in ordine di importanza, è senza ombra di dubbio alcuna la Chiesa di Santa Marta, situata nell’omonima località. E’ possibile raggiungere questo luogo di culto mediante una gradinata, a sua volta sormontata da 14 cappelle simboleggianti le fasi della Via Crucis. Un recente ed imponente processo di restauro ne ha portato alla luce tutto il loro splendore. Le origini della Chiesa di Santa Marta risalgono al primo secolo dopo la nascita di Cristo, con l’anno 1095 che ne comportò la sua consacrazione ad opera del pontefice Urbano II. L’incedere del tempo causò alla chiesa molteplici revisioni, manomissioni ed ulteriori lavori aggiuntivi, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le sembianze odierne a testimoniare gli antichi fasti. Spostando il proprio sguardo e la propria attenzione verso l’interno, balzano immediatamente all’occhio i numerosi affreschi del quindicesimo secolo. I giorni di visita sono limitati alle sole date del 28 e 29 luglio;
– Parrocchia dei SS.Quirico e Giulitta. La prima documentazione concernente questa chiesa è del 1490. I suoi tratti distintivi sono anzitutto un antico campanile di stile romanico risalente al dodicesimo secolo. Senza poi dimenticare affreschi ed un altare che accentuano ulteriormente la straordinaria bellezza di questo luogo. A rendere indimenticabile la Parrocchia dei SS. Quirico e Giuditta vi è tuttavia la posizione, incassata tra il Lago di Como e la montagna di Brunate che sovrasta maestosamente tutta la valle.
Personaggi storici di Carate Urio
Oltre che essere un importante crocevia della cristianità europea ed una meta turistica di tutto rispetto, Carate Urio ha dato i natali ad una della figure più influenti del panorama letterario italiano, ossia Liala. Pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi, Liana deve il suo abbreviativo ad uno dei padri della letteratura italiana del Novecento: Gabriele D’annunzio. Nonostante i numerosi giudizi critici che i suoi racconti hanno subito nel corso degli anni, a Liala bisogna attribuire l’indubbio merito di aver fatto sognare generazioni di donne, grazie anche ad uno stile elegante e piacevolmente descrittivo.
Enogastronomia
Carate Urio, così come il resto dell’entroterra comasco, è rinomata anche grazie all’inesimabile patrimonio enogastronomico. Come non citare l’eccellente olio extravergine di oliva, dal particolare gusto pungente e dalla cromaticità verde tendente al giallastro. Senza trascurare i formaggi, come la semuda, ricavata da latte vaccino scremato e fatta stagionare dalle tre alle quattro settimane. Spaziando ulteriormente, una posizione di tutto rilievo è ricoperta da insaccati come la brianzetta, derivante da una attenta lavorazione della pancetta suina.